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Politically (In)correct 2

Ora che l’opinione pubblica si è accorta di quanto sia facile infastidire o ferire i sentimenti altrui, sta diventando un’abitudine anche nel GdR premurarsi di non inserire in gioco eventuali argomenti sgraditi a qualche giocatore. Premura lodevole, specie per evitare certe scene…

Si parte a Hlondeth, Forgotten Realms. Lirica descrizione delle maestose mura di pietra verde del Tempio di Varae, la Dea Serpente, scolpite così da ricordare un immenso serpente le cui due teste (anfisbena) formano l’arcata… e intanto uno dei giocatori si fa sempre più pallido e stralunato.

Lavos-DM: Ma… stai bene?
Giocatore (sudatissimo): Eh… è che… soffro un po’di erpetofobia.
Lavos-DM: … Capisco, ma ditemelo prima di raggiungere un posto chiamato “La Città dei Serpenti“.


Altra campagna: i PG hanno finalmente ferito gravemente un orripilante mostro simile a una massa tumorale con un’enorme faccia sfigurata, dal cui corpo informe spuntano disordinatamente zampe di ragno e dalle cui ferite fuoriescono migliaia di ragni che si cibano avidamente delle sue carni rigonfie… e intanto il colorito di una giocatrice vira con sempre maggiore decisione verso il verde. Proprio “verde pisello”.

Lavos-DM: Time out. Ma… non è che soffri di aracnofobia?
Giocatrice (con la voce di chi sta per rimettere anche la cena del mese scorso): S…sì, un pochino…
Lavos-DM: …Occhei. Due minuti di pausa, alzati, vai a prendere un po’ d’aria e NON stare voltata dalla parte del portatile ché lo vedo male…


Ma s’impara dai propri errori: d’ora in poi, sincerarsi che al tavolo siano tutti a proprio agio. Per cui:

Ragazzi, state per entrare nell’Underdark. Per evitare altre spiacevoli reazioni, ditemi ora se qualcuno ha fobie di ragni, pipistrelli, buio, caverne, tentacoli, pesci, lucertole, claustrofobia, non vuole vedere torture, torture psicologiche, baratri, mostri senza occhi, mostri con troppi occhi, acqua gelida, funghi, calvizie, pratiche sessuali estreme con le stalagmiti

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