Vai al contenuto

Behrn Hack

Capitolo IV

Tornammo rapidamente dal disgraziato contadino, cui Duncan ribadì il proposito di ridurne in schiavitù il figlio. Quindi, seguendo il corso del fiume, ci avventurammo in lidi sconosciuti. Ma che eravamo sulla giusta via ci fu prontamente indicato dal rinvenimento di un nuovo cadavere. Fatta poca strada, fummo circondati da una banda di ladri. Grazie alla mia capacità di riconoscerli subito come tali e soprattutto alla pietosa immagine del bambino schiavo del nostro chierico, non fummo subito attaccati. Anzi, la capobanda ebbe l’accortezza di ascoltare la nostra storia e di esaminare la nostra mappa che tra le altre cose conteneva una lettera di amore a lei indirizzata. Sconvolta la ladra corse con alcuni uomini verso il luogo dove avevamo trovato il… Leggi tutto »Capitolo IV

Capitolo III

Il viaggio verso il meritato riposo fu di una velocità sconcertante. Fummo quasi immediatamente assaliti e rapiti da una banda di hobgoblin e ci ritrovammo, chi nudo chi in perizoma, chiusi in una oscura caverna. Nostri allegri compagni di prigionia un gruppo di contadini emaciati, una coppia di elfi, un mezz’elfo dalle mani spappolate, uno gnomo assorto in astruse considerazioni, un folletto cui avevano strappato le ali, una spia goblin, un hobgoblin contestatore, un vecchio mago rincoglionito e last but not least una nobile elfa di rara bellezza, sottolineata anche dal fatto che anch’ella, come tutti gli altri, era completamente nuda. La seconda cosa che ci sconvolse fu invece il fatto che nessuno poteva lanciare incantesimi, né maghi né chierici.… Leggi tutto »Capitolo III

Capitolo II

Fu allora che i miei compagni notarono uno strano vecchietto in odore di santità sbucare convenientemente in tutta sicurezza da una vicina foresta che fino ad allora nessuno aveva notato. Bergstein in preda ad una crisi mistica a tale visione, gettò tutti i propri indumenti a terra urlando “Ho visto la luce!!” e si gettò ai piedi del vecchio che ne rimase piuttosto disgustato. Borbottò quindi una via di mezzo tra un ringraziamento per aver salvato la terra (o quello che ne rimaneva) e una ramanzina per aver perso un sacco di tempo a dormire e a farsi i fatti propri (anche se il termine esatto fu diverso) mentre il Tarrasque devastava il mondo conosciuto e anche parte di quello… Leggi tutto »Capitolo II

Capitolo VIII

  Parve loro di aver fatto solo pochi passi, quando da dei cespugli che nessuno aveva notato, in quanto altamente improbabili in una palude, spuntarono fuori altri draconici! Ma questi erano decisamente più furbi degli altri… Addormentato infatti con un incantesimo sia Raistlin che Tasslehoff, procedevano a immobilizzare anche Caramon grazie alla consueta “Ragnatela”, stavolta lanciata ad oc. Sturm, chiamati a se gli spiriti dei padri, dei nonni e anche di qualcun altro che non c’entrava niente, ma passava di lì in quel momento, lanciò il suo possente urlo di battaglia “Ost Minerus…ehm… Mas… uhm no… ok… L’Onore è La Mia Vita!” e caricò a testa bassa le turpi creature. Peccato che tale sfoggio di indubbia virilità fosse costretto ad… Leggi tutto »Capitolo VIII

Armi Magiche III

Il gruppo ode notizie di una nuova potente arma magica, il “Ranzano +5” che, stando alle dritte di Behrn Hack, si può usare come clava oppure fumarselo.

Divinità

Behrn Hack ha appena convertito Legolas al culto del dio del tempo atmosferico (tale Illtud) e lo istruisce così: “Illtud è una divinità con cui si può tranquillamente parlare, però ti risponde con un codice un po’ strano, tipo morse: fulmine… pausa… fulmine, fulmine… pausa…”

Panico

Behrn Hack entra in una stanza vuota e dichiara: “Distruggo tutti i mobili finchè non trovo un tesoro!” Il Diemme concitato descrive l’azione: “Improvvisamente un forziere esce da sotto il letto, preso dal panico!”